La gentilezza come forza! Presentazione del nuovo libro di Annalisa Aceti
- Francesca Egle Lovera
- 18 mag
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 25 lug
Quando il marketing e le vendite incontrano la gentilezza
Dal laboratorio di ZIRRAFA – La gentilezza come forza. Il potere delle parole che contano
MILANO, 19 maggio 2025- A volte basta una sera, un cerchio di persone, parole che risuonano. Così è iniziato il nostro cammino insieme con il primo incontro del ciclo “La gentilezza come forza. Il potere delle parole che contano.” la rassegna promossa da ZIRRAFA per la comunicazione gentile. Un laboratorio vivo, aperto, dove coltivare nuove visioni per il mondo del lavoro, della comunicazione e per la nostra società. Un invito a riscoprire la bellezza dell’umano che abita ogni relazione.
Quando la gentilezza si fa innovazione
Ad aprire il laboratorio culturale è stata Annalisa Aceti, tra le prime in Italia a guidare reti commerciali di grandi dimensioni. Oggi Direttrice Generale Sales & Marketing di Rizzoli Education (Gruppo Mondadori), è anche autrice con “Vendite e Marketing Gentili. Le reti commerciali tra Intelligenza Umana e Artificiale” (Franco Angeli, 2024).
Attraverso il suo racconto, Aceti traccia un sentiero diverso da quello che ci si aspetterebbe da chi riveste una carica apicale:
«Mi chiesero se fossi abbastanza aggressiva per guidare una rete di vendita. In realtà, è stata proprio la mia leadership gentile a portare risultati concreti. Sono stati l'ascolto, la fiducia, la cura – non l’aggressività – a fare la differenza.»
Con parole semplici, ha ricordato quanto sia vitale rimettere al centro il fattore umano:
«Oggi le aziende che desiderano fiorire – ed essere davvero competitive – sono quelle che coltivano empatia, non durezza. Che creano spazi in cui il benessere è il terreno fertile del risultato. La gentilezza non è solo un modo per comunicare. È un modo per costruire. Relazioni. Lavoro. Società.»
Il suo messaggio, nitido e potente, ha fatto vibrare la sala: la competitività del futuro passa dall’empatia. Le realtà che vogliono evolvere devono saper ascoltare, includere, creare spazi in cui il benessere sia condizione di crescita autentica.
Una leadership che accompagna e non impone
A colpire chi ha partecipato è stato anche lo stile con cui Aceti ha definito la leadership gentile. Una leadership che somiglia più a una bussola che a un megafono.
«Una leadership che non urla, ma orienta. Che sa condurre le persone verso il lato luminoso della vita, anche nei momenti più difficili.»
Un’immagine poetica – eppure estremamente concreta – ha chiuso il suo intervento, evocando il volo delle farfalle monarca:
«Ogni autunno, milioni di farfalle monarca compiono un viaggio di 3.000 km seguendo la luce del sole. Una leggerezza che guida un’intera comunità verso un obiettivo comune, anche in condizioni difficili.»
Tecnologia e gentilezza: due ali della stessa farfalla
Nel cuore di un’epoca attraversata dall’Intelligenza Artificiale, Aceti ci ha invitati a non perdere di vista il senso di essere umani.
«L’Intelligenza Artificiale può ridurre i bias nei processi di selezione. Ma serve una visione consapevole e inclusiva, dove la tecnologia non cancelli la gentilezza, ma la rafforzi.»
Il suo invito è stato chiaro: innovazione e gentilezza non sono incompatibili. Anzi, insieme possono rendere il cambiamento più equo e sostenibile.
Parole che risuonano con la visione di ZIRRAFA, come ha ricordato Cladia Bocellii, fondatrice del progetto e curatrice della rassegna:
«Per fare innovazione e restare competitivi le nuove tecnologie da sole non bastano. Serve accompagnare il cambiamento con una trasformazione profonda della cultura organizzativa. Questa trasformazione parte dalle parole che guidano i nostri pensieri e progettano gli ambienti di lavoro che abitiamo.»
Un laboratorio culturale per le organizzazioni del futuro
Sei incontri, una visione condivisa: coltivare luoghi di lavoro dove la gentilezza sia la radice. Il ciclo di incontri promosso da ZIRRAFA è un invito a ripensare insieme, dall'interno, la cultura organizzativa, mettendo al centro il valore delle persone.
Ogni tappa esplora un terreno diverso – comunicazione, marketing, leadership, benessere digitale e altro ancora – e lo fa con lo stesso intento: innescare un cambiamento profondo, concreto, possibile. Un'evoluzione gentile che restituisce spazio e attenzione alle relazione autentica. Generare spazi dove le parole costruiscono ponti anziché muri.
A dare ritmo alla conduzione della serata inaugurale è stata Maria Aprile, Sales & Marketing Manager e Advisor presso ZIRRAFA. Con un’esperienza trasversale in ambiti come tech, sostenibilità e leadership inclusiva, Aprile ha saputo trasformare l’incontro in uno spazio vivo di dialogo e co-creazione insieme a tutto il pubblico.
«Abbiamo bisogno di luoghi come questo – ha sottolineato – per rimettere al centro il valore della parola, la forza della relazione e la responsabilità collettiva di costruire ambienti migliori. Dentro e fuori dal lavoro.»
Un manifesto ispirato a un nuovo paradigma in cui le persone contano tanto quanto i processi. Uno spazio dove la gentilezza agisce come forza generativa, capace di creare connessioni autentiche, stimolare fiducia e aprire la strada all’innovazione.
Un inizio che lascia il segno
Il primo appuntamento della rassegna ha tracciato con chiarezza una direzione: la gentilezza è una competenza professionale, oltre che relazionale. È la chiave per attivare un cambiamento reale, capace di generare benessere e trasformare in profondità il modo in cui viviamo e lavoriamo.
Partecipa con noi a questo viaggio culturale: parola dopo parola, scopriremo insieme come trasformare la comunicazione in uno strumento di equità e innovazione.
Commenti